Archivi giornalieri: 09/11/2017

Ricordando visita alle chiese di Almenno 29/10/2017

..siamo nel Lemine, zona percorsa da antica strada militare romana, fu proprietà del Regno imperiale germanico, nel 1100 fu Signoria dei Vescovi.

Si cita qui un monastero femminile  fino al 1400 ca., e le fattezze di quanto resta possono rammentarlo, venne poi per lungo tempo usato come spazio agricolo.

SAN TOME’-costruzione gotico-romanico ad orientamento est-ovest,si presenta come un originale edificio cilindrico,detto TIBURIO,un tamburo a tre corpi degradanti, che quasi si compenetrano( come i bicchierini a scomparsa), con cupside conica che termina con la croce. La superficie è scandita da costoloni che fanno da rinforzo all’intera struttura. Ad esso si aggiunge l’abside che sembra quasi uscire sul retro con due livelli, scanditi dai tetti in ardesia, originariamente in coppi. Si nota bene il materiale di costruzione, pietra bianca rosata calcarea, probabilmente cavata dal vicino torrente Tornado e note di costruzione tipiche (visibili anche nella coeva costruzione di Santa Maria Maggiore in Città Alta). La cosa è favorita anche dal fatto che alla fine del 1800 l’architetto Fornoni fece togliere gli intonaci, oltre ad altre modifiche,evidenziando la funzionalità degli archi di scarico. Particolari della costruzione fanno pensare a diversi momenti di edificazione, anzi ruderi ad est fanno pensare a un possibile collegamento con il monastero. L’interno è buio, penombra e silenzio sono dettagli strettamente legati al senso religioso che l’ambiente doveva preservare e ispirare. Le colonne  con capitelli tutti diversi, alcuni fungono anche da base, fanno pensare che provengano da altri edifici, esse descrivono 8 archi e la forma ottagonale rientra nel simbolismo religioso fortemente voluto dal romanico. Oltre gli archi si profila un deambulatorio che percorre la costruzione. Sopra corre un matroneo. La mensa in stile neo romanico è opera dell’architetto Fornoni. Elementi simbolici: sirene (male, deviazione,…),aquila (redenzione,..).

 

SAN GIORGIO-costruzione gotico-romanico, realizzata per la popolazione del Lemine e legata al vicinissimo Cimitero, resterà nei secoli successivi, la chiesa dei morti. La parte retrostante con la tipica sporgenza absidale cilindrica, marcata da colonnine e con tetto a semicono, ricorda strutture di S.M.Maggiore. Segni di fori riempiti, lungo il lato, fanno pensare all’esistenza di un porticato. Interno illuminato dai colori degli affreschi, compresi in cornici a motivi geometrici, raccontano episodi della storia della vita di Cristo.

 

SAN NICOLA – chiesa  del 1488, sorta vicino al monastero sede della comunità agostiniana, dedicata a S. Nicola da Tolentino ma anche a Maria Consolatrice. In pietra bianco rosata di calcare, ha un ampio portale d’ingresso rinascimentale. L’interno conserva il pavimento originale in cotto, intercalato da lastre di pietre tombali. Lateralmente corre la sequenza di cappelle, sopra le quali si vede , scandito da coppie di colonnine, il matroneo. Del ‘700 sono le statue e gli stucchi barocchi. Il soffitto è a capanna con le travi alternate a fasce affrescate a decoro, ma nella parte absidale ha un movimento a semiombrello. Nelle cappelle laterali si susseguono opere di Previtali e Boselli, la Madonna della cintura, esempio di manichino Vestito nell’atto di donare la cintola che distingue l’ordine degli Agostiniani, l’organo degli Antegnati del 1588.

 

Si noterà un progressivo venir meno dell’attenzione…,ma Valter Nava che ci accompagnava ha descritto per tre ore particolari e anedotti, rimasti solo nella memoria visiva. Grazie.

Ripagati anche dal suggestivo tramonto, forse frutto di una combinazione del intenso inquinamento atmosferico e dell’incipiente ondata di freddo e piogge, trascinata dal forte vento che ci ha accompagnati per l’intero pomeriggio.